Dall’antichità fino ai nostri giorni il miele si considera come un alleato della salute e dell’estetica dell’uomo. Grazie alle sue sostanze antifiammatorie e ripristinanti, fornisce un requisito, adatto alla cura dei problemi dermatologici e al ripristino delle ferite.
Composizione
Il miele costituisce un complesso di composti chimici. Comprende più di 180 elementi costitutivi e la sua composizione varia da specie a specie. In sostanza, si tratta di una soluzione sovrasatura di zuccheri con elementi organici ed inorganici, enzimi, amminoacidi, proteine, vitamine, microelementi, sostanze minerali, diversi costituenti e sostanze nutrienti. La sua composizione si differenzia secondo l’origine botanologica e geografica, la stagione e la regione della raccolta del nettare.
Effetti
Il miele impedisce lo sviluppo di batteri e di altri organismi patogeni e nello stesso tempo mantiene le proprietà antifiammatorie e antiossidanti. È una sostanza idratante per la pelle grazie alle sue qualità fisiche, come la igroscopicità, che fanno aumentare i livelli di idratazione. Fra i suoi principali effetti risulta quello del ripristino e della rigenerazione della pelle.
Rigenerazione – Ripristino
Il miele si rivela assai utile per favorire la guarigione della pelle in caso di ferite, lesioni e scottature del tessuto cutaneo, accelerando la procedura del suo ristabilimento. Le ferite si differenziano a seconda della dimensione, la superficie, la posizione e la loro causa. Tutte quante conducono alla devitalizzazione delle cellule epiteliali, emorragia, lesioni e perfino devitalizzazione del tessuto connettivo e disturbo della protezione naturale della pelle.
La procedura fisiologica di guarigione comprende una sequenza di reazioni, divisa in tre fasi: infiammazione, rigenerazione di cellule e ricostituzione dei tessuti distrutti.
Quando il miele viene applicato direttamente sulle ferite, assorbisce l’acqua e il pus dal trauma disidratando il tessuto infettato. In tale modo, si evita lo sviluppo di batteri. La funzione antibatterica e antifiammatoria contribuisce alla purificazione della ferita, riduce il gonfiore dell’infiammazione e ripristina il pH dell’area infettata. Infatti, dopo alcuni giorni inizia la procedura della angiogenesi e la formazione di un nuovo tessuto con la ricreazione di membrane epiteliali, endoteliali e cellulari.
Gli enzimi contenuti nel miele, così come i mucopolisaccaridi prodotti, aiutano alla formazione.
Nella medicina l’applicazione locale di bendaggi a base di miele è risultata a essere particolamente efficace alla pronta guarigione, alla sterilizzazione e al trattamento delle ferite, al ripristino del tessuto, alla limitazione della infiammazione e al cambio indolore dei bendaggi a: escoriazioni, tagli, amputazioni, piaghe da decubito, scottature, flittene, ulcere maligne, tagli chirurgici, ulcere diabetiche e settiche, spellature, herpes labiale, screpolature. Si trova in vari tipi, p.es. compresse, idrogel, gel freddo e creme.
Una multitudine di effetti in vitro e in vivo sostiene le qualità benefiche, dimostrando che il miele cura le ferite, uccide i batteri, riduce il pH e l’infiammazione, attiva i fibroblasti e ripristina completamente il tessuto cutaneo.
Da quanto detto, si trae la conclusione che il miele incoraggia lo sviluppo di nuove terapie per il ripristino effettivo della pelle.
Dimitra Tsantidou
Estetista – Membro del Centro Scientifico Greco dell’ Apiterapia